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Cappella Urbano VIII: la cappella prende il nome da papa Urbano VIII, Maffeo Barberini, che la scelse come cappella privata. Opera di Pietro da Cortona, è affrescata e decorata da stucchi dorati. Il paliotto dell’altare proviene dalla chiesa romana di San Filippino in via Giulia, ora sconsacrata. Appartamento San Pio V: realizzato alla fine del XVI secolo per volere di Papa Pio V, l'appartamento, di dimensioni modeste, si compone di due salette ed una cappella. Il pontefice commissionò gli affreschi di questi ambienti a Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Nell'appartamento si possono ammirare anche arazzi fiamminghi del XV e XVI secolo, ceramiche medievali e mosaici realizzati tra XVIII e XIX secolo. Sala Sobieski: si tratta di una sala di passaggio posta tra la Galleria delle Carte Geografiche e gli Appartamenti di Giulio II. Prende il nome dal grande quadro ottocentesco che ritrae il re polacco Giovanni III Sobieski alla guida del suo esercito sotto le mura di Vienna, il dipinto ricopre un'intera parete della sala Sala Chiaroscuri: posta al secondo piano del Palazzo Apostolico, la Sala Chiaroscuri fu affrescata da Raffello nel 1517 su ordine di Papa Leone X con delle figure di angeli e santi in chiaroscuro. Il lavoro di Raffaello andò distrutto pochi anni dopo, ma alla fine del 1500, con alcuni restauri, si riuscì a recuperare parte dell'opera.

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