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Ospitato all’interno della Nuova Ala dei Musei Vaticani, il Museo Missionario-Etnologico raccoglie opere d’arte ed oggetti tradizionali delle culture extraeuropee esposte per la prima volta in occasione dell’anno santo 1925 dedicato al lavoro dei missionari cattolici in giro per il mondo. Alla fine della mostra e dell’enorme successo riscosso, gran parte delle opere fu regalata alla chiesa. L’anno successivo Papa Pio XI istituì il museo per dare una sistemazione definitiva a questi oggetti. Oggi, oltre al materiale originariamente in mostra, sono esposte al Museo Missionario-Etnologico anche numerosi doni fatti ai pontefici dai padri missionari nel corso degli anni. Ne fa parte anche il Museo Borgiano, una raccolta di oggetti appartenuti al Cardinale Borgia e donati dalla Propaganda Fide fin dalla sua fondazione nel 1622. L’itinerario museale è articolato in due percorsi organizzati secondo il criterio geografico: uno principale di libero accesso per il pubblico ed uno secondario aperto su richiesta per chi vuole studiare gli oggetti non ancora esposti. Il percorso principale si sviluppa quindi in quattro settori espositivi partendo dall’Asia, all’ Oceania, all’Africa e infine all’America. Ciascuno di essi è suddiviso a sua volta in sezioni nelle quali sono presentati in totale circa 100.00 opere ed oggetti databili dal III secolo a.C. al XIX secolo, che documentano le diverse forme di religioni nei paesi extraeuropei.

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