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Il Museo Chiaramonti prende nome dal suo fondatore, Papa Pio VII ovvero Barnaba Chiaramonti, che ne decise l'istituzione intorno al 1807. Visto che il museo doveva ospitare opere d'arte e sculture greco-romane, l'allestimento fu affidato allo scultore veneziano Antonio Canova, al tempo ritenuto uno dei massimi esponenti italiani del neoclassicismo. La collezione si sviluppa in tre gallerie dei Palazzi Vaticani:  la Galleria Chiaramonti: l'ala più antica del museo, dove sono conservate urne, sarcofagi e sculture di vario genere che ritraggono divinità e famosi personaggi romani. Per abbellire la galleria, Canova commissionò ai pittori dell'Accademia di San Luca alcune lunette decorative che testimoniassero l'opera di Pio VII nella promozione delle Belle Arti.  il Braccio Nuovo: inaugurato nel 1822 e realizzato dall'architetto Raffaele Stern, qui si possono ammirare splendidi mosaici inseriti direttamente nel pavimento ed altre statue antiche raffiguranti imperatori romani e divinità.  la Galleria Lapidaria: visitabile solo su richiesta, raccoglie una vasta collezione di lapidi funerarie pagane e cristiane e di monumenti funebri portata avanti dai pontefici fin dal '700.

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