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All’interno dei Musei Vaticani si trovano esposte tutte le opere d’arte ed i reperti archeologici accumulate nei secoli dai Papi. Una collezione enorme, tra le più grandi del mondo, sparsa in gallerie, sale, cappelle, chiese e musei all’interno dello Stato del Vaticano. Storia Fondati da Papa Giulio II nel 1506 e aperti al pubblico a partire dal 1771, nei Musei Vaticani si possono ammirare buona parte delle opere d’arte collezionate dai Papi durante i secoli. La loro origine viene fatta risalire all’acquisto di un’unica scultura in marmo avvenuta oltre 500 anni fa. Si tratta del Gruppo del Laocoonte che mostra il ben noto personaggio della mitologia greca ed i suoi figli avvolti da un serpente. La statua fu trovata in una vigna non lontana dalla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, incuriosito, Papa Giulio II mandò Michelangelo e Giuliano da Sangallo ad esaminare l’opera e loro gli consigliarono di acquistarla subito. Un mese dopo il gruppo scultoreo fu esposto al pubblico per la prima volta. Nel corso degli anni ogni Papa ha aggiunto alla collezione numerosi quadri, sale affrescate, reperti archeologici, sculture ed oggi i Musei Vaticani contano circa 7 km di sale e corridoi. Un trattato del 1929 stabilisce che la Santa Sede può regolare orari e giorni d’ingresso ma deve consentire la visita a tutti i turisti e studiosi che lo desiderano senza allontanare alcuna opera dai musei. Un caso particolare fu quello della visita di Hitler a Roma nel 1938, in quell’occasione il Papa, Pio XI, si trasferì a Castel Gandolfo per non incontrarlo e fece chiudere i musei per evitare una visita del Fürher. Nel 2006 i musei hanno festeggiato il loro 500esimo anniversario!

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