storia colosseo roma

Voluto dall’imperatore Vespasiano nel 72 d.C. e terminato dal figlio Tito nell’80 d.C., il Colosseo era destinato ai giochi tra gladiatori, alle simulazioni di caccia agli animali esotici ed alle spettacolari battaglie navali. L’immensa opera architettonica fu finanziata con i proventi delle tasse provinciali e in parte con il bottino ricavato dal saccheggio del Tempio di Gerusalemme avvenuto nel 70 d.C. L’area scelta per la costruzione del Colosseo era occupata da un grande stagno realizzato per la Domus Aurea dell’imperatore Nerone, ma Vespasiano ne ordinò l’interramento. Si trattò probabilmente di un’abile azione politica volta a cancellare dalla memoria del popolo il ricordo del suo predecessore e dare un forte segnale di cambiamento. Vespasiano visse fino a veder realizzati i primi due piani dell’edificio, fu quindi Tito a completare l’opera e ad inaugurarla con ben 100 giorni di giochi.

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