musei vaticani appartamento borgia

L'appartamento Borgia si trova al primo piano del Palazzo Pontificio ed oggi fa parte del complesso sistema dei Musei Vaticani: in alcune delle sue sale è infatti ospitata una parte della collezione d'arte religiosa moderna. Fu Papa Alessandro VI, Rodrigo Borgia, a richiedere la sistemazione di sei stanze del palazzo come dimora privata per se e la sua famiglia. L'appartamento è anche conosciuto come le “stanze segrete” perché alla morte del pontefice vennero abbandonate e non più utilizzate fino al XIX secolo. I lavori di decorazione interna vennero affidati al Pinturicchio. L'artista si trovò ad affrontare una vera e propria sfida perché mai aveva dovuto lavorare ad un progetto così vasto, tuttavia, con un nutrito gruppo di aiutanti, riuscì ad affrescare le sale in soli due anni (1492 – 1494). Ogni sala è stata decorata singolarmente, ma presentano tutte uno stesso filo conduttore. La prima stanza è dedicata alle sibille del mondo antico, nelle dodici lunette che decorano il solaio le si vede rappresentate inseme ai profeti cristiani. Nella sala successiva si possono invece ammirare coppie di apostoli e profeti anch'essi, come nelle precedente, dipinti su sfondo blu. La terza, la Sala delle Arti Liberali, era la biblioteca personale del Papa e prende il nome dalle allegorie delle arti liberali raffigurate sulle volte del soffitto: astronomia, grammatica, dialettica, geometria, musica. La mano del Pinturicchio si evidenzia in particolare nella Sala dei Santi, la più famosa sala dell'appartamento. L'artista si occupò in prima persona degli affreschi sulle pareti e sulle volte del soffitto basandosi sul tema della giustizia divina e raffigurando persino lo stesso Papa tra le divinità pagane. L'opera del maestro si nota anche nella stanza successiva, la Sala dei Misteri, così chiamata perché decorata con le immagini dei misteri della fede. L'ultima sala è anche la più grande, veniva utilizzata in occasione di banchetti e cerimonie. A causa di un crollo, dovuto all'incuria di queste sale, venne ridipinta nel 1500 durante il pontificato di Leone X.

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