musei vaticani stanze di raffaello

Le Stanze di Raffaello sono quattro sale affrescate dal famoso pittore italiano tra il 1508 ed il 1524 che oggi fanno parte dell'itinerario di visita dei Musei Vaticani. Raffaello fu incaricato dalla decorazione delle sala da parte di Papa Giulio II che lo scelse forse su consiglio del Bramante, l'architetto pontificio. In realtà, come ci riporta il Vasari, queste sale erano già affrescate da maestri quattrocenteschi come Piero della Francesca, Andrea del Castagno e Benedetto Bonfigli, ma il Papa non esitò a distruggere quei capolavori per far spazio ai nuovi dipinti. Il percorso di visita inizia nell'ultima stanza, la Sala di Costantino, quella per cui Raffaello riuscì soltanto a preparare dei bozzetti prima della morte nel 1520. La sala venne poi completata dai suoi allievi. La successiva è la Sala dell'Incendio di Borgo. Qui la mano di Raffaello è poco presente, in quanto l'artista era ormai molto preso dai suoi altri incarichi papali tra cui la Cappella Sistina e la Basilica Vaticana. Ad affrescare pareti e soffitti furono in gran parte i suoi allievi ed aiutanti, fatta eccezione per l'affresco dell'”Incendio di Borgo”, opera del maestro. L'itinerario museale prosegue poi nella Stanza Eliodoro, nata come sala delle udienze papali, e termina nella Stanza della Segnatura, che ospitava il tribunale della Santa Sede. In realtà il tono degli affreschi presenti in quest'ultima fanno pensare che in origine si trattasse dello studio del Papa, vi si trovano infatti delle rappresentazioni legate alla teologia, alla poesia, alla filosofia ed alla giurisprudenza.

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