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Il Museo Pio Clementino prende il nome dai due Papi: Clemente XIV e Pio VI. Al primo si deve la sua fondazione, avvenuta nel 1771, mentre al secondo si deve il suo ampliamento e la costruzione dell’ingresso monumentale con l’Atrio dei Quattro Cancelli e la Scala Simonetti. Il museo venne istituito con l’intento di conservare, valorizzare e promuovere all’esterno la conoscenza delle opere d’arte greco-romana accumulate dai pontefici nel corso dei secoli. La collezione è esposta all’interno del Palazzetto del Belvedere, il complesso museale più grande tra i Musei Vaticani. Comprende ben 14 sale, compreso un bellissimo cortile esterno, ed ospita sculture in marmo, opere d’arte e moltissimi reperti archeologici di epoca greco-romana. Il percorso museale odierno ripercorre al contrario l’originale numerazione delle sale partendo da quella che un tempo era l’uscita, la Galleria dei Candelabri e la Sala Biga, e terminando nella Sala a Croce Greca, la vecchia entrata. Il Cortile Ottagono è il cuore del museo, in origine era quadrato e coltivato ad aranci. Fu Papa Giulio II che per primo decise di collocarvi le statue in suo possesso: l’Apollo (130 – 140 d.C) e il gruppo del Laocoonte (prima metà del I secolo d.C.). Entrambe si trovano ancora lì, ma al loro fianco ne sono state installate molte altre.

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