musei vaticani loggia di raffaello

Durante la sua permanenza in Vaticano a Raffaello venne commissionata anche la decorazione di ben tre logge del Palazzo Apostolico situate su tre piani diversi, che oggi sono note proprio come le Logge di Raffaello o Logge Vaticane. L'artista, aiutato da alcuni suoi allievi, iniziò i lavori alla fine del 1517. Raffaello dovette occuparsi in primis della loggia al secondo piano, quella confinante con gli appartamenti papali. Si tratta di un corridoio di circa 65x4 mt diviso in 13 campate dal soffitto a volta. I pilastri e le pareti furono decorati con stucchi ed affreschi che riproducono figure mitologiche, famose opere d'arte di foggia greco-romana e avvenimenti storici in cui fu coinvolto il Papa allora regnante, Leone X. Sotto ciascuna volta, Raffaello decise invece di dipingere quattro diverse storie tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento. La portata del progetto e la sua brillante riuscita hanno fatto guadagnare a questo ciclo di affreschi il soprannome di “Bibbia di Raffaello”. La loggia al piano nobile, detta la Prima Loggia fu interamente decorata dagli allievi della bottega di Raffaello, ma le pitture, già molto rovinate, furono coperte da nuovi affreschi durante una ristrutturazione ottocentesca. La loggia al terzo piano venne affrescata solo dopo il 1550 per mano di Giovanni da Udine, tra i migliori allievi di Raffaello.

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